L’Assemblea Nazionale bulgara, con 184 voti favorevoli, 7 contrari e 2 astensioni, ha approvato in seconda lettura il nuovo disegno di legge sull’IVA.
I Parlamentari hanno approvato l’introduzione dell’imposta nazionale aggiuntiva del 15% sui grandi gruppi bulgari e sulle società e stabili organizzazioni di grandi gruppi stranieri in Bulgaria. Per entrambi la condizione è che i loro ricavi annuali nel bilancio consolidato del gruppo siano di almeno 750 milioni di euro in almeno 2 degli ultimi 4 periodi d'imposta.
Confindustria Bulgaria ha presentato una posizione insieme all’Associata e partner annuale Deloitte Bulgaria in merito a questa imposta aggiuntiva del 15%. La posizione, presentata al Primo Ministro Nikolay Denkov e al Ministro delle Finanze Assen Vassilev, mirava a supportare l’esenzione con soglia massima ai fini del calcolo dell’imposta addizionale per gli stipendi e gli investimenti, come già approvato in altri Paesi europei.
Il Presidente Roberto Santorelli ha partecipato, inoltre, alle diverse sedute e discussioni presso la Commissione Bilancio del Parlamento per seguire da vicino l’iter procedurale e burocratico del disegno di legge. Infine, Confindustria Bulgaria ha partecipato ieri a una conferenza stampa sul tema insieme alla Confederazione degli industriali e dei datori di lavoro bulgari (KRIB) e alle Associazioni bilaterali presenti nel Paese.
In sala parlamentare, l’imposta nazionale aggiuntiva del 15% è stata approvata con la sola applicazione della deducibilità degli investimenti.
L’Assemblea Nazionale bulgara ha approvato inoltre l’estensione dell'aliquota IVA ridotta del 9% per i ristoranti fino al 31 dicembre 2024. L'emendamento, discusso in seconda lettura, ha ricevuto
Oltre ai ristoranti, anche palestre e tour operator, colpiti al tempo dalla pandemia da Covid-19, potranno beneficiare della riduzione dell’aliquota IVA fino al 30 giugno 2024, mentre a partire dal 1° luglio pagheranno il 20% di IVA.